lunedì 25 giugno 2012

WAZE, CROWDSOURCING AND GAMIFICATION




Presentata  nel 2010 come “l’applicazione sociale per smartphone che offre la navigazione turn-by-turn basata sulle condizioni della strada”. Al tempo aveva 500mila utenti nel mondo e 30mila in Italia. Oggi Waze è un servizio molto più maturo, con quasi 20 milioni di utenti in tutto il mondo e due milioni di nuovi download al mese. Un vero e proprio navigatore Gps che offre informazioni sul traffico in tempo reale grazie al contributo costante e appassionato di tutti coloro che lo usano. E che, oltre a tenerlo acceso mentre si spostano, pazientemente segnalano problemi ovunque ne incontrino, diventando di fatto sensori intelligenti diffusi sul territorio. Così intelligenti e affidabili che – è notizia delle ultime ore – persino l’esigentissima Apple ha scelto di affidarsi a loro includendo Waze tra le fonti di dati sul traffico per il nuovo servizio di mappe portato in dote da iOS 6. Un riconoscimento non da poco. Un’altra bella prova del fatto che – in presenza di una buona e forte motivazione - il crowdsourcing funziona piuttosto bene: “La gente usa il nostro servizio e partecipa al suo funzionamento con uguale passione – spiega Elisabeth Reato, Social Media Manager di Waze per la community italiana a Wired.it – e ciò avviene sicuramente perché traffico e viabilità sono temi che stanno a cuore di tutti, incidendo quotidianamente sulla qualità delle nostre vite”. Ma forse anche perché Waze include elementi di gamification, “dove gli utenti possono ad esempio guadagnare punti e conquistare badge usando l’app negli spostamenti di tutti i giorni”. Insomma, il servizio si rivela veramente utile, la gente se ne rende conto ed è ben lieta di esserne parte oltre che di fruirne. Anche in Italia, dove il servizio è sbarcato prima del lancio ufficiale nel 2009 grazie alla recensione dello user Macneo e dove gli utenti sono circa un milione e trecentomila, la maggior parte dei quali su iPhone (oltre un milione).  Ma come funziona Waze?
“I dati sulla viabilità vengono raccolti in più modi – spiega sempre Elizabeth – quando l’app è accesa, da un lato è lo stesso smartphone a trasmettere dati sulla velocità e posizione dell’utente, che poi vengono interpretati centralmente e danno un’idea del traffico in tempo reale. Dall’altro è lo stesso utente che volontariamente usa le funzionalità disponibili per segnalare problemi incontrati lungo la via”. E mentre ciò avviene, Waze usa il Gps del telefono anche per mettere nero su bianco le mappe dei luoghi visitati dall’utente, visto che il servizio non si appoggia a nessun servizio preesistente come ad esempio il solito e (per ora) onnipresente Google Maps. Fino ad oggi, sono oltre 450 milioni i chilometri guidati nel mondo con Waze attivo, 22 dei quali solo nel nostro Paese dove per il momento sono abbastanza coperte alcune tra le principali città come Milano (mappata per il 71%), Napoli (64%), Roma (80%) e Torino (72%). E dove - per inciso - abita l’utenteAsterix06, il map editor più attivo e prolifico al mondo. “Le mappe stradali su cui si appoggia il servizio possono essere editate direttamente via web - spiega infatti la responsabile della community italiana - dove sono disponibili tutti gli strumenti per aggiungere strade, correggere segnalazioni errate e implementare il servizio”. Un lavoro vero e proprio, che molti utenti sono ben lieti di accollarsi e svolgere gratuitamente, sostenuti dall’idea di servire il bene comune: “Gli editor sono la parte più attiva e impegnata della community dei wazer - conferma Elizabeth Reato -e solo in Italia sono circa 26 mila gli utenti che hanno editato almeno una volta le nostre mappe. Sono invece 500 quelli attivi ogni mese, che nello stesso periodo danno luogo mediamente a circa 20mila edits migliorando Waze”. 

Nata dall’idea dell’israeliano Ehud Shabtai, Waze ora è utilizzata in oltre 50 paesi, in molti dei quali è sbarcata senza lancio ufficiale, grazie solo al passaparola online tra utenti. Ha già raccolto 67 milioni di dollari di finanziamenti e vanta una presenza forte soprattutto in Israele, dove ha registrato 5 milioni download su quasi 8 milioni di abitanti, e negli Stati Uniti, dove 8 canali specializzati nelle informazioni sul traffico usano regolarmente anche i dati di Waze per creare i loro bollettini informativi.
FONTE: www.wired.it

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