Il concetto alla base di Airtime richiama applicazioni e siti come Chatroulette, che permettono di chattare con sconosciuti presi a caso tra gli utilizzatori del programma.
Nella versione di Parker a guidare la scelta non è però la fortuna, ma l'analisi del profilo Facebook dell'utilizzatore, che può scegliere di incontrare qualcuno che condivida il luogo di origine, gli interessi, o che sia connesso a qualche amico, con dei filtri opportuni ancora allo studio per evitare usi impropri da parte di malintenzionati: "Airtime è un servizio che fa di tutto per aiutare l'utilizzatore a trovare persone che potrebbe voler conoscere - ha spiegato Fanning - ma con cui non entrerebbe mai in contatto nel mondo reale".
Il panorama in cui arriva Airtime è piuttosto affollato, di videochat è piena la Rete. Ma la particolare attenzione agli algoritmi di "pulizia" potrebbe fare la differenza: Airtime riconosce i volti ed è in grado di distinguere se la webcam inquadra un volto o altro, e in casi specifici impedire la diffusione di contenuti. Niente immagini esplicite quindi: Airtime al massimo della libera interpretazione d'uso può rappresentare l'equivalente web di uno speed-date. In più gli sconosciuti sono relativamente distanti dall'utente, essendo recuperati dall'applicazione all'interno delle conoscenze e amicizie di persone già "amiche". Nonostante le ambizioni l'applicazione sembra non partire però sotto i migliori auspici: il party, a cui partecipavano 'live' o collegati su Airtime personaggi famosi come Jim Carrey, Alicia Keys o Snoop Dogg, è iniziato con un'ora di ritardo proprio per "problemi tecnici al programma". Qualcosa comunque su cui gli esperti Sean e Shawn avranno già avuto modo di intervenire.
FONTE: www.repubblica.it
IMAGE: http://www.focustech.it
Nessun commento:
Posta un commento