Presentata nel 2010 come “l’applicazione sociale per smartphone che offre la navigazione turn-by-turn basata sulle condizioni della strada”. Al tempo aveva 500mila utenti nel mondo e 30mila in Italia. Oggi Waze è un servizio molto più maturo, con quasi 20 milioni di utenti in tutto il mondo e due milioni di nuovi download al mese. Un vero e proprio navigatore Gps che offre informazioni sul traffico in tempo reale grazie al contributo costante e appassionato di tutti coloro che lo usano. E che, oltre a tenerlo acceso mentre si spostano, pazientemente segnalano problemi ovunque ne incontrino, diventando di fatto sensori intelligenti diffusi sul territorio. Così intelligenti e affidabili che – è notizia delle ultime ore – persino l’esigentissima Apple ha scelto di affidarsi a loro includendo Waze tra le fonti di dati sul traffico per il nuovo servizio di mappe portato in dote da iOS 6. Un riconoscimento non da poco. Un’altra bella prova del fatto che – in presenza di una buona e forte motivazione - il crowdsourcing funziona piuttosto bene: “La gente usa il nostro servizio e partecipa al suo funzionamento con uguale passione – spiega Elisabeth Reato, Social Media Manager di Waze per la community italiana a Wired.it – e ciò avviene sicuramente perché traffico e viabilità sono temi che stanno a cuore di tutti, incidendo quotidianamente sulla qualità delle nostre vite”. Ma forse anche perché Waze include elementi di gamification, “dove gli utenti possono ad esempio guadagnare punti e conquistare badge usando l’app negli spostamenti di tutti i giorni”. Insomma, il servizio si rivela veramente utile, la gente se ne rende conto ed è ben lieta di esserne parte oltre che di fruirne. Anche in Italia, dove il servizio è sbarcato prima del lancio ufficiale nel 2009 grazie alla recensione dello user Macneo e dove gli utenti sono circa un milione e trecentomila, la maggior parte dei quali su iPhone (oltre un milione). Ma come funziona Waze?
Visualizzazione post con etichetta sensori. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sensori. Mostra tutti i post
lunedì 25 giugno 2012
WAZE, CROWDSOURCING AND GAMIFICATION
Etichette:
crowdsourcing,
gamification,
interfacce,
internet of things,
map,
news,
sensori,
smartphone
giovedì 17 maggio 2012
TOUCHE' TECNOLOGY
Disney e la Carnegie Mellon University stanno conducendo ricerche su come rendere sensibili al tocco e interattive superfici di uso comune e addirittura liquidi. Lo schermo da toccare sarà solo uno dei modi per interagire con la tecnologia e con le applicazioni. Ogni oggetto potrà diventare "smart", dalla maniglia della porta a una superficie d'acqua. Fino al corpo umano, che può diventare l'interfaccia verso applicazioni di qualunque tipo, senza utilizzare riconoscimento visivo e gestualità. Qualcosa di mai visto prima e già parecchio più avanti a quello che si poteva ipotizzare come futuro prossimo. E che fa pensare a un numero illimitato di possibili applicazioni. Il principio che muove la ricerca Disney-Carnegie è lo stesso alla base dei touchscreen capacitivi. La differenza sta nelle frequenze.
Etichette:
internet of things,
news,
sensori,
tecnologie,
touchscreen,
ubiquitous computing,
wireless
Iscriviti a:
Post (Atom)