di Giulio Xhaet http://www.professionidelweb.it/it/giulio-xhaet che sarà ospite in Università Cattolica del corso di Informatica Generale il giorno 13 dicembre 2013.
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venerdì 13 dicembre 2013
LE PROFESSIONI DEL WEB
"Il futuro non è più quello di una volta, ci ricordava in tempi decisamente non sospetti Paul Valéry. E così anche il web sta cambiando forma e direzione, tanto che parallelamente alla crescita del classico codice informatico creato e gestito da una nicchia di esperti informatici, i classici "smanettoni", stiamo assistendo alla nascita di una rete di nuova generazione, mai vista prima: un vero e proprio Codice Umanistico. Ai sempre necessari ingegneri informatici, webmaster e webdesigner, si sono affiancati ruoli adatti ai più disparati excursus scolastici e culturali. Attori della comunicazione, e delle scienze sociali. Giornalisti e copywriter. Psicologi e filosofi. Artisti, creativi e semplici appassionati. Per quanto la passione possa dirsi una cosa semplice." Continua a leggere: www.professionidelweb.it/it/ritorno-al-futuro
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mercoledì 11 dicembre 2013
LE PASSWORD RUBATE SUI SOCIAL NETWORK
Non è uno degli attacchi hacker più imponenti della storia, ma non è certo poca cosa e sta ad indicare come i cyber-criminali peschino sempre di più in piattaforme molto popolari e frequentate come i social network. E come gli utenti mostrino ancora tanta leggerezza nel proteggersi visto che una delle password più usate è ancora la banale '123456'. Dal 21 ottobre scorso ad oggi - e non si può escludere che le 'manovre' siano ancora in corso - sono state rubate nel mondo ben due milioni di password da Facebook, Twitter, Gmail, Yahoo, LinkedIn ma anche Adp, una società che gestisce pure sistemi di buste paga online.
La scoperta è dei ricercatori degli SpiderLabs di Trustwave. Gli esperti sospettano che i dati siano stati rubati da computer infettati dal 'keylogger', un virus in grado di leggere quello che l'utente digita sulla tastiera e inviarlo poi a malintenzionati. Trustwave è finita sulle tracce di questi hacker mentre - riportal'edizione online di Bbc - investigava su una 'botnet', cioè una rete di pc infetti che di fatto sono controllati in remoto da cyber-criminali.Ad essere colpiti sono gli internauti di tutto il mondo ma in particolare quelli di Danimarca, Usa, Germania, Singapore e Thailandia. Uno dei server su cui sono stati immagazzinate queste credenziali rubate è stato scovato in Olanda. Secondo Trustwave la piattaforma più colpita, al momento, sarebbe Facebook (318mila account compromessi), poi Google (70mila account tra Gmail, Google+ e YouTube), Yahoo! (60mila), Twitter (22mila), LinkedIn e Adp (8mila).
La scoperta è dei ricercatori degli SpiderLabs di Trustwave. Gli esperti sospettano che i dati siano stati rubati da computer infettati dal 'keylogger', un virus in grado di leggere quello che l'utente digita sulla tastiera e inviarlo poi a malintenzionati. Trustwave è finita sulle tracce di questi hacker mentre - riportal'edizione online di Bbc - investigava su una 'botnet', cioè una rete di pc infetti che di fatto sono controllati in remoto da cyber-criminali.Ad essere colpiti sono gli internauti di tutto il mondo ma in particolare quelli di Danimarca, Usa, Germania, Singapore e Thailandia. Uno dei server su cui sono stati immagazzinate queste credenziali rubate è stato scovato in Olanda. Secondo Trustwave la piattaforma più colpita, al momento, sarebbe Facebook (318mila account compromessi), poi Google (70mila account tra Gmail, Google+ e YouTube), Yahoo! (60mila), Twitter (22mila), LinkedIn e Adp (8mila).
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mercoledì 4 dicembre 2013
BIG DATA
l 90% dei dati del mondo è stato creato negli ultimi due anni. Scopriamo i sistemi per analizzare queste informazioni e impedirci di essere sommersi da un diluvio di dati digitali
In una scena del film Sneakers del 1992, Ben Kingsley e Robert Redford sono due hactivisti che discutono il concetto del potere.
“Non si tratta di chi ha il maggior numero di colpi”, afferma Kingsley, “ma di chi controlla le informazioni. Quello che noi vediamo e sentiamo, come lavoriamo, cosa pensiamo… è tutto nelle informazioni”.
“Non si tratta di chi ha il maggior numero di colpi”, afferma Kingsley, “ma di chi controlla le informazioni. Quello che noi vediamo e sentiamo, come lavoriamo, cosa pensiamo… è tutto nelle informazioni”.
Sono passati 20 anni e quelle parole sono più vere che mai. Il potere non scaturisce dalla semplice acquisizione delle informazioni, ma consiste nella capacità di utilizzare validi schemi all’interno di esse.
Secondo IBM, noi creiamo lo sconcertante volume di 2,5 quintilioni di byte di dati ogni giorno
Gli analisti lavorano su questo principio da anni, ma l’uso in continua espansione di Internet e il volume puro e semplice dei dati creati, richiede un approccio nuovo, noto come Big Data. Secondo IBM, noi creiamo lo sconcertante volume di 2,5 quintilioni di byte di dati ogni giorno, ossia l’equivalente, più o meno, di mezzo miliardo di download di film in HD.
Queste informazioni sono generate da una grande varietà di fonti, inclusi social media, fotografie e video digitali, transazioni online, ed anche il GPS incorporato negli smartphone e nei tablet. IBM sostiene che il 90% dei dati disponibili nel mondo oggi è stato creato negli ultimi due anni.
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domenica 4 novembre 2012
INTERNET HYPER-REVOLUTION
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venerdì 2 novembre 2012
Web 2.0 ... The Machine is Us/ing Us
Un suggestivo video che introduce ai principi del web 2.0. Il video è stato realizzato dal team di mediatedcultures.net @ kansas state university, un gruppo di studenti che si occupano di digital ethnography guidati da Michael Wesch con la finalità di comprendere l'impatto delle tecnologie digitali sull'interazione umana e dell'interazione umana sulle tecnologie digitali.
NOTA: XML (acronimo di eXtensible Markup Language) è un linguaggio di markup, come l'HTML, ma estensibile (eXtensible) in quanto permette di creare tag (marcatori) personalizzati.
Credits http://www.cybercultura.it
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sabato 27 ottobre 2012
IPV4 & IPV6: GLI INDIRIZZI INTERNET
Vinton Gray Cerf è un informatico statunitense. È conosciuto come uno dei "padri di Internet", insieme a Bob Kahn, con cui inventò il PROTOCOLLO TCP/IP. Nel settembre del 2005 è stato assunto da GOOGLE con la carica di "Chief Internet Evangelist". In questo video presenta l'IPV6, il protocollo della Internet del 21esimo secolo.
Credits http://punto-informatico.it - Leggi l'articolo
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venerdì 1 giugno 2012
ADVANCED NETWORKING INITIATIVE
Troppi dati, la scienza rischia il collasso. Per reggerne il peso, il governo americano ha deciso di dotarsi di un'autostrada in cui è proibito andare piano: una rete di fibre capace di far correre da una costa all'altra le informazioni digitali prodotte dalla scienza alla velocità di 100 gigabit al secondo. Da gennaio la "pista da corsa" per i dati scientifici ha iniziato i suoi test, mettendo in rete tre centri di calcolo a Oakland, nell'Illinois e nel Tennessee. Ma il progetto da 62 milioni di dollari, battezzato Advanced Networking Iniziative e partito nel 2009, ha l'ambizione di arrivare ad avvolgere tutte le infrastrutture scientifiche degli Stati Uniti. E poi - come avvenne con il web inventato al Cern di Ginevra - di estendersi anche alla vita quotidiana. (..) I ricercatori sono affamati di risorse come questa", ha commentato Brian Tierney, uno dei responsabili dell'iniziativa ESnet (Energy Sciences Network) del Dipartimento dell'energia Usa che sovrintende al progetto. E Mehmet Barman, del gruppo di gestione dei dati scientifici di Berkeley, ha raccontato la sua esperienza sull'autostrada digitale: "Per trasferire 35 terabyte di dati sul clima dall'Illinois al Tennessee abbiamo impiegato circa mezz'ora. Con una rete normale ci sarebbero servite cinque ore".
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lunedì 21 maggio 2012
WEB DESIGN AND TOP ANNOYING FEATURES
A proposito di Web Design, ecco alcuni esempi delle top annoying features per cui "rabbrividiamo" davanti allo schermo.
Musica: vi colpisce come uno schiaffo, può essere un vero kiss of death che vi porta dritti a chiudere la pagina.
Troppi Flash: inutili, pesanti , fanno perdere tempo. Coprono le informazioni con lo scopo di intrattenere, e nessuno vorrebbe andare a cercare i contenuti tra gli effetti di un flash, senza un’interazione rilevante.
Musica: vi colpisce come uno schiaffo, può essere un vero kiss of death che vi porta dritti a chiudere la pagina.
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sabato 17 marzo 2012
ENCICLOPEDIA SOLO SUL WEB
Dopo 244 anni, la prestigiosa Enciclopedia Britannica abbandona la carta e vivrà solo sul web. Così l'edizione 2010 (era aggiornata ogni due anni) sarà l'ultima mai stampata.
Fondata nel 1768 a Edimburgo, la prima edizione aveva tre volumi: oggi eravamo a 32. "E' un rito di passaggio in questa nuova era", ha detto al New York Times Jorge Cauz, presidente di Encyclopaedia Britannica Inc. che, a differenza di quanto suggerisce il suo nome, ha base a Chicago, negli Stati Uniti. "Questa notizia renderà certamente qualcuno triste o nostalgico, ma adesso abbiamo a disposizione strumenti migliori", ha spiegato Cauz.
E infatti, nonostante il prestigio dell'edizione cartacea, già oggi dalla stampa derivano solo l'1% delle vendite della compagnia. "Le vendite dell'edizione cartacea - ha spiegato ancora Cauz - sono irrilevanti da anni. Sapevamo che sarebbe successo". Ma la gran parte dei ricavi non dipendono dall'edizione online, da cui arriva circa il 15% degli incassi. L'85% delle entrate di cassa arriva dai prodotti educativi, come gli strumenti per l'apprendimento sul web.
E' un 'passaggio epocale'. La Britannica 2010 era composta da 32 volumi, che pesano quasi 60 kg, cui hanno collaborato 4.000 esperti e che costano 1.395 dollari (circa 1.000 euro). D'ora in poi sarà tutto accessibile online ad un costo annuale di 70 dollari (circa 53 euro).
FONTE: www.repubblica.it
Fondata nel 1768 a Edimburgo, la prima edizione aveva tre volumi: oggi eravamo a 32. "E' un rito di passaggio in questa nuova era", ha detto al New York Times Jorge Cauz, presidente di Encyclopaedia Britannica Inc. che, a differenza di quanto suggerisce il suo nome, ha base a Chicago, negli Stati Uniti. "Questa notizia renderà certamente qualcuno triste o nostalgico, ma adesso abbiamo a disposizione strumenti migliori", ha spiegato Cauz.
E infatti, nonostante il prestigio dell'edizione cartacea, già oggi dalla stampa derivano solo l'1% delle vendite della compagnia. "Le vendite dell'edizione cartacea - ha spiegato ancora Cauz - sono irrilevanti da anni. Sapevamo che sarebbe successo". Ma la gran parte dei ricavi non dipendono dall'edizione online, da cui arriva circa il 15% degli incassi. L'85% delle entrate di cassa arriva dai prodotti educativi, come gli strumenti per l'apprendimento sul web.
E' un 'passaggio epocale'. La Britannica 2010 era composta da 32 volumi, che pesano quasi 60 kg, cui hanno collaborato 4.000 esperti e che costano 1.395 dollari (circa 1.000 euro). D'ora in poi sarà tutto accessibile online ad un costo annuale di 70 dollari (circa 53 euro).
FONTE: www.repubblica.it
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mercoledì 14 marzo 2012
FACEBOOK: LA PAGINA DEL CANDIDATO
Vuoi giocare a football nel nostro college? E allora devi accettare l’amicizia del tuo allenatore su Facebook. Risuona più o meno così il consiglio-minaccia che la University of Carolina ha consegnato ai suoi studenti-atleti appena iscritti. Per poter far parte della rosa sportiva, il manuale del perfetto studente informa che vige questa regola: «Ogni squadra deve scegliere un allenatore o dirigente che diventa il responsabile del monitoraggio dei contenuti prodotti dagli atleti su siti e social network. E tale diritto sui post degli atleti può essere ampliato anche ad altri membri dell’amministrazione. Si legga: fine della privacy sui social network e online per gli studenti. Non va meglio altrove, sia a scuola, sia nelle pubbliche amministrazioni, dove ormai da mesi, come denuncia un dettagliato articolo di Msnbc, si susseguono tentativi di accesso da parte di datori di lavoro potenziali o conclamati e amministrazioni scolastiche ai profili Facebook di dipendenti e studenti.
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mercoledì 28 dicembre 2011
ICT E SOCIETA'
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giovedì 1 dicembre 2011
OVERLOAD
Che cosa significa overload informativo? Quali strumenti possono aiutarci a "filtrare" le informazioni?
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