mercoledì 14 dicembre 2011

PROGETTAZIONE DATABASE


                    Che cos’e’ un database? Quali sono i tre passaggi in cui si articolano la progettazione e la creazione di un database? Spiega perche’ e’ importante rendere indipendenti le applicazioni dai database.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Un database è una raccolta organizzata di file correlati.
La progettazione di un database si svolge in tre fasi.
La prima fase è di progettazione concettuale, nella quale si usa lo schema Entità-Relazioni (ERM).
Esso è costituito da diversi elementi:
- Entità: classi di oggetti
- Attributi: caratteristiche delle entità.
- Occorrenze: valori che assumono le singole entità.
- Attributo identificatore: attributo che permette di identificare in modo univoco le occorrenze dell'entità.
- Relazioni: sono i legami tra le diverse entità; possono avere tre cardinalità (1:1; 1: molti; molti:molti ).
La seconda fase è chiamata progettazione logica, e consiste nel rappresentare in maniera logica i dati del database utilizzando modelli ( relazionale, gerarchico, reticolare, a oggetti)
Il modello più diffuso è quello relazionale, i cui elementi sono:
- Tabella: rappresenta l'entità
- Campi: sono gli attributi dell'entità, rappresentati da colonne.
- Record: sono le occorrenze, rappresentate dalle righe.
- Caratteri: singoli elementi all'interno di ogni campo.
Si chiama chiave primaria di ogni tabella il campo che rende univoco ogni record ( attributo identificatore).
Si chiama chiave esterna il campo comune a due tabelle che mi permette di collegarle.
La terza e ultima fase è detta di progettazione fisica e mira all' organizzazione fisica dei dati.
E importante rendere indipendenti le applicazioni dei database per evitare problemi di ridondanza(dati duplicati), e quindi problemi relativi all'inconsistenza dei dati raccolti.
Matricola 4001455

Anonimo ha detto...

Si definisce database una raccolta organizzata di file correlati. Esso è di fondamentale importanza per un’azienda, al fine di attuare determinate strategie competitive e prendere decisioni in merito all’attività economica. La realizzazione di database si articola in tre passaggi: progettazione concettuale, logica e fisica. Si consideri come esemplificazione la creazione di un database dell’università.
La progettazione concettuale utilizza un particolare modello, chiamato “schema entità relazioni” (ERM). Esso è formato da: le entità (ossia gli attori del mio dominio, nel nostro esempio studenti, professori e così via), gli attributi (ossia l’insieme di dati che voglio raccogliere in merito alle entità. Il primo degli attributi viene definito “attributo identificatore” ed è quel dato che mi permette di identificare in modo univoco ogni occorrenza dell’entità), le occorrenze (ossia i valori che assumono gli attributi, nel nostro caso numero di matricola, cognome, nome e così via) e le relazioni che possono verificarsi tra le varie entità (ad esempio: uno studente svolge la tesi con un professore). In merito alle relazioni è necessario specificarne la cardinalità (ossia il numero massimo di occorrenze coinvolte nella relazione, per ciascuna entità), la quale può essere di tre tipi: uno a uno (uno studente svolge la tesi con un professore), uno a molti (un professore segue la tesi di molti studenti) e molti a molti (molti passeggeri prenotano molti voli). In particolare l’ultima cardinalità deve essere gestita introducendo “l’entità associativa”, la quale sarà legata alle due entità mediante cardinalità uno a molti. L’attributo identificatore dell’entità associativa è formato dalla coppia di attributi identificatori delle due entità che vengono associate (esempio: un passeggero fa molte prenotazioni, un volo ha molte prenotazioni).
Una volta completata la progettazione concettuale passo a quella logica. Anch’essa è caratterizzata da vari modelli, di cui quello usato più frequentemente è il modello relazionale. Questo modello comporta la trasformazione delle entità in tabelle, le cui colonne sono denominate campi e rappresentano gli attributi dell’entità (l’attributo identificatore è il primo campo e prende il nome di chiave primaria), mentre le righe sono denominate record e rappresentano le occorrenze. Ogni tabella, infine, è denominata file: i file sono correlati tra loro. Le cardinalità delle relazioni sono ancora 1:1 , 1:n , n:n. Nel caso 1:n bisogna introdurre il concetto di “chiave esterna”, ossia il campo chiave primaria della tabella a cui voglio collegare la tabella di partenza. Nel caso della cardinalità n:n invece, dopo averla scomposta in due relazioni 1:n, l’entità associativa diventa una terza tabella, la cui chiave primaria è denominata chiave composta, ed è formata dalle due chiavi primarie delle tabelle poste in relazione.
L’ultimo passaggio della creazione di un database è la progettazione fisica, che consiste nell’implementare il database.
Negli anni ’70 si è raggiunta la separazione tra applicazioni e database: mentre prima ogni programma aveva il proprio database, adesso tra i due c’è indipendenza (grazie al DBMS), e questo è importante per evitare problemi di ridondanza, perché quando ad esempio si modifica un programma, non è più necessario dover modificare anche il database.
Matricola 4001216

Anonimo ha detto...

Il database è una raccolta organizzata di file correlati e caratterizzato da una precisa struttura per inserire i dati. I problemi da gestire nella progettazione e realizzazione di un database sono la "ridondanza" che implica l'"inconsistenza", e l'integrità dei dati; proprio per evitarli è necessario che le applicazioni siano indipendenti dai database. Per poter organizzare i dati nei database è necessario conoscere come si compone la struttura logica e la struttura fisica rendendo indipendente il livello logico da quello fisico come non era in passato.
La progettazione (nella strutturazione logica) si divide in 3 fasi:
1. Progettazione concettuale, definita secondo lo schema Entità Relazioni (ERM) che fornisce gli elementi da rispettare per creare il database:
- Entità: ossia gli attori del dominio
- Attributi: le caratteristiche dell'entità; il primo attributo è detto attributo identificatore e permette di identificare in modo univoco ogni occorrenza dell'entità
- Occorrenza: il valore che assume l'attributo di un'identità
- Relazioni: legami tra le entità, assumono tre tipi di cardinalità (1:1, 1:n, n:m)
- Entità associativa: utilizzata per risolvere il problema di relazioni n:m
2. Progettazione logica, definita secondo vari modelli, noi utilizziamo il modello relazionale che è il più diffuso. Esso è caratterizzato da:
- Caratteri: lettere, numeri, simboli inseriti in ogni campo
- Campi: gli attributi trasformati in colonne. Il primo campo di una tabella è detto chiave primaria e nel caso di relazioni n:m è necessario aggiungere un campo comune detto chiave esterna
- Record: le occorrenze rappresentate come righe
- File: contenente tutti gli elementi sopra citati
- Database: dato dall'unione di più file
3. Progettazione fisica in cui il database viene implementato grazie a un software (DBMS) che permette di passare da un modello teorico di database a uno manipolabile
matricola 4000976

AL - Blog admin ha detto...

Matricola 4001455: ottima risposta. Completa ed esauriente.

AL - Blog admin ha detto...

Matricola 4001216: ottima risposta. Punteggio massimo. Verifichi solo l'esempio relativo alla cardinalita' 1:1. "uno studente svolge la tesi con un professore" non ha cardinalita' 1:1 ma 1:n, dove n e' il numero di occorrenze dell'entita' studente in relazione ad una occorrenza dell'entita' professore (insomma, un professore segue la tesi di n studenti).

AL - Blog admin ha detto...

matricola 4000976: risposta ben impostata.
Qualche osservazione:
1) i problemi di ridondanza, inconsistenza, ecc citati andrebbero chiariti, per completezza (espliciti i concetti).
2) nella frase "Il primo campo di una tabella è detto chiave primaria e nel caso di relazioni n:m è necessario aggiungere un campo comune detto chiave esterna" contiene un errore: le relazioni in questione sono di tipo 1:n -- E che cosa succede con le relazioni di tipo n:m? (Legga le risposte precedenti, tutti insieme date un ottimo contributo alla conoscenza collettiva).