Spiega
il concetto di cardinalita’ di una relazione.
Come si semplifica una relazione di cardinalita’ molti a molti? Definire
e spiegare il significato di entita’, attributo, attributo identificativo e occorrenze.
4 commenti:
Anonimo
ha detto...
Per cardinalità si intende il numero massimo di occorrenze coinvolte nella relazione, per ciascuna entità. Ne esistono tre tipi: - cardinalità uno a uno (1:1). Esempio: uno studente scrive la tesi con un professore - cardinalità uno a molti (1:n). Esempio: un professore segue la tesi di molti studenti - cardinalità molti a molti (n:n). Esempio: molti studenti seguono molti corsi. Quest'ultima cardinalità viene gestita in questo modo: viene introdotta una terza entità (entità associativa) con cui le due entità di partenza hanno cardinalità 1:n. L'entità associativa ha la particolarità di avere come attributo identificatore, gli attributi identificatori di ciascuna delle altre due entità. Per entità si intende gli elementi importanti del database che voglio creare; le proprietà ed i dati che caratterizzano le varie entità sono dette attributi. In particolare l'attributo identificativo è quello che identifica in modo univoco una determinata entità. Infine le occorrenze sono i valori che assumono i vari attributi. Matricola 4001216
Il database viene progettato in modo concettuale, logico e fisico. Nella progettazione concettuale abbiamo analizzato il modello entità relazioni in cui è necessario definire alcuni concetti: - l'entità che definisce gli attori del dominio - l'attributo ossia la caratteristica dell'entità; un insieme di dati riguardanti un elemento specifico - l'attributo identificativo che permette di identificare ogni occorrenza dell'entità in modo univoco - occorrenza ossia il valore che assume il dato (attributo) di un'entità Nel creare relazioni tra le entità si vengono a definire tre tipi di cardinalità, cioè il numero massimo di occorrenze coinvolte in una relazione. Essa può essere di 3 tipi: - 1:1 (uno a uno) ad esempio un solo uomo è sposato con una sola donna - 1:n (uno a molti) in cui ad un'unica occorrenza corrispondo n-occorrenze come un prof segue la tesi di n alunni - n:m (molti a molti) in cui a più occorrenze corrispondono altrettante occorrenze per esempio più passeggeri prenotano più voli diversi. Tale situazione è necessariamente da risolvere e ciò avviene aggiungendo nella relazione un'entità associativa in modo tale da spezzarla e crearne due di tipo 1:n quindi accettabili. Per far sì poi che l'entità associativa abbia senso si deve darle l'attributo identificatore ossia la coppia degli attributi identificatori delle due entità unite dalla relazione. matricola 4000976
4 commenti:
Per cardinalità si intende il numero massimo di occorrenze coinvolte nella relazione, per ciascuna entità. Ne esistono tre tipi:
- cardinalità uno a uno (1:1). Esempio: uno studente scrive la tesi con un professore
- cardinalità uno a molti (1:n). Esempio: un professore segue la tesi di molti studenti
- cardinalità molti a molti (n:n). Esempio: molti studenti seguono molti corsi.
Quest'ultima cardinalità viene gestita in questo modo: viene introdotta una terza entità (entità associativa) con cui le due entità di partenza hanno cardinalità 1:n. L'entità associativa ha la particolarità di avere come attributo identificatore, gli attributi identificatori di ciascuna delle altre due entità.
Per entità si intende gli elementi importanti del database che voglio creare; le proprietà ed i dati che caratterizzano le varie entità sono dette attributi. In particolare l'attributo identificativo è quello che identifica in modo univoco una determinata entità. Infine le occorrenze sono i valori che assumono i vari attributi.
Matricola 4001216
Il database viene progettato in modo concettuale, logico e fisico. Nella progettazione concettuale abbiamo analizzato il modello entità relazioni in cui è necessario definire alcuni concetti:
- l'entità che definisce gli attori del dominio
- l'attributo ossia la caratteristica dell'entità; un insieme di dati riguardanti un elemento specifico
- l'attributo identificativo che permette di identificare ogni occorrenza dell'entità in modo univoco
- occorrenza ossia il valore che assume il dato (attributo) di un'entità
Nel creare relazioni tra le entità si vengono a definire tre tipi di cardinalità, cioè il numero massimo di occorrenze coinvolte in una relazione. Essa può essere di 3 tipi:
- 1:1 (uno a uno) ad esempio un solo uomo è sposato con una sola donna
- 1:n (uno a molti) in cui ad un'unica occorrenza corrispondo n-occorrenze come un prof segue la tesi di n alunni
- n:m (molti a molti) in cui a più occorrenze corrispondono altrettante occorrenze per esempio più passeggeri prenotano più voli diversi. Tale situazione è necessariamente da risolvere e ciò avviene aggiungendo nella relazione un'entità associativa in modo tale da spezzarla e crearne due di tipo 1:n quindi accettabili. Per far sì poi che l'entità associativa abbia senso si deve darle l'attributo identificatore ossia la coppia degli attributi identificatori delle due entità unite dalla relazione.
matricola 4000976
Matricola 4001216: ottima risposta. Verifichi meglio la cardinalita' 1:1.
matricola 4000976: risposta completa e corretta. Punteggio massimo.
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