domenica 15 gennaio 2012

ZMOT

Zero Moment of Truth o semplicemente ZMOT: spiega brevemente questo nuovo concetto coniato da Google.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Fino a poco tempo fa le teorie di marketing ritenevano che il processo con cui le persone formano l'idea di un prodotto potesse essere sintetizzato in tre semplici passaggi. Il primo passaggio corrisponde al primo stimolo che si riceve, ad esempio la visione della pubblicità di un prodotto. A questo punto lo stimolo si traduce nell'interesse a comprare il prodotto. In particolare, quest'ultimo passaggio viene definito "first momenth of truth". L'ultimo passaggio, chiamato "second moment of truth", rappresenta invece l'esperienza d'utilizzo del prodotto acquistato. Ultimamente, pero', Google ha introdotto il concetto di "zero moment of truth" (o ZMOT), ossia un ulteriore passaggio che si interpone tra lo stimolo e il "first moment of truth. Infatti, al giorno d'oggi l'acquirente si fa un’idea di ciò che desidera acquistare molto prima di raggiungere lo scaffale; ricerca attraverso blog e recensioni, segue i consigli degli amici sui social network e alla fine esce a fare shopping più consapevole e informato. Proprio per questo, oggi lo ZMOT assume un ruolo fondamentale all'interno delle politiche di marketing di ogni impresa.

Matricola: 4000655

AL - Blog admin ha detto...

Matricola 4000655: ottima risposta, ma varrebbe la pena citare la fonte....(http://www.ninjamarketing.it/2011/07/26/google-introduce-il-momento-zero-della-verita/)
Ad ogni modo, in questo caso e' stato senz'altro opportuno e utile ricorrere al Web per formarsi un'opinione, ma non bisogna mai copiare a meno di virgolettare i contenuti e citare la fonte.

Anonimo ha detto...

Matricola 4000667

Google osservando il comportamento degli utenti in rete ha inventato il termine "ZMOT".
Google ha scoperto che i potenziali clienti, prima di acquistare un qualsiasi prodotto (soprattutto se di alto valore), procedono alla ricerca di informazioni.
Grazie ad Internet e alla velocità di circolazione delle informazioni attraverso variegate forme (chat, social network, blog, feed RSS e molti altri) chiunque, dedicando pochi minuti può conoscere tanti pareri riguardo un prodotto. Siti come www.ciao.it nascono proprio per permettere agli utenti di comparare prodotti e prezzi.
Lo "ZMOT" è dunque la ricerca di informazioni sul prodotto.
Questa fase si frappone fra la scoperta dell'esistenza dell'oggetto (lo stimolo) e l'acquisto.
Se i commenti sono positivi, l'utente acquista l'oggetto quasi ad "occhi chiusi" fidandosi di quanto trovato in Internet.
Studi mostrano che circa l'81% degli utenti, prima dell'acquisto, si informa.
Le imprese sono dunque attente ad avere feeback positivi.

AL - Blog admin ha detto...

Matricola 4000667: ottimo contributo. Concetto ben esposto e motivato.