martedì 29 maggio 2012

PEDDL, IL GEO-MARKETPLACE

Acquistare e vendere beni e servizi con grande facilità, quasi dietro l'angolo di casa. E' la scommessa di PEDDL, la nuova start up che si basa sull'idea di fare affari con le persone che si trovano intorno a noi. Fondata da tre laureati del Mit Media Lab (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, ha come obbiettivo quello di creare un marketplace geolocalizzato, un mercato in cui gli utenti visualizzano tutte le inserzioni degli oggetti da vendere e da comprare che si trovano nelle loro vicinanze. Peddl è disponibile sia via web che come app per iPhone, e una volta che si accede al servizio basta inserire nel campo di ricerca quello di cui abbiamo bisogno per far apparire sulla mappa sia la domanda che l'offerta del prodotto cercato intorno a noi. (..) Le trattative - assicurano i fondatori della startup - sono tutelate da una privacy policy che garantisce la riservatezza delle transazioni. Non manca la condivisione delle proprie azioni sui social network come Facebook e Twitter, dove possiamo anche verificare se abbiamo amici in comune con i venditori o i compratori. A differenza degli altri marketplace, come eBay, Craiglist, Zaarly e Taskrabbit, che prevedono trattative unilaterali private e chiuse, su Peddl l'espressione dell'"avere" o del "volere" è completamente pubblica. eBay e Craiglist sono mercati basati sulla vendita di beni, mentre Zaarly e Taskrabbit sono basati sull'acquisto di beni. L'intento della startup è quello di avere un mercato in cui ci sia equilibrio fra la domanda e l'offerta. Con Peddl, se volete qualcosa, gli utenti hanno la possibilità di farvi sapere di averla. Al contrario, se avete qualcosa, gli utenti possono farci sapere che lo vogliono. Peddl rappresenta l'evoluzione della geolocalizzazione e potrebbe cambiare il modo di fare acquisti intorno a noi - affermano i tre fondatori della piattaforma - attraverso pagamenti che avverranno in prossimità degli utenti e un sistema intelligente di riconoscimento di cosa è contenuto nei post sia esso un oggetto, un servizio, una lettera d'amore.
FONTE: MATTEO DEL LUCCHESE - www.repubblica.it

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