venerdì 18 maggio 2012

MULTIMEDIALITA' E CRESCITA ECONOMICA

(SoHo - Small Office, Home Office SME-Small to Medium Enterprises)

Vi è ormai ampio consenso nel riconoscere che l'evoluzione delle reti di telecomunicazione e la diffusione di servizi innovativi con crescenti livelli di integrazione, multimedialità e interattività sono condizioni imprescindibili per garantire una crescita sostenibile e duratura. Tra i servizi che possono essere abilitati grazie alla disponibilità di un'infrastruttura telematica avanzata, quelli destinati alle imprese offrono un'opportunità unica per la trasformazione competitiva delle aziende. 
In effetti, in un sistema economico sempre più digitale, le nuove reti e i nuovi servizi diventano per le imprese vere e proprie leve di innovazione, sia per quanto riguarda i prodotti e servizi che i processi aziendali.  Da un lato, le infrastrutture avanzate consentono una migliore interazione tra le diverse strutture aziendali (a maggior ragione se distribuite territorialmente) e tra queste e l'ambiente esterno (clienti, fornitori, partner), con ripercussioni dirette sull'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali. Le tecnologie digitali abilitano inoltre un nuovo modo di lavorare, che tende a modificare i comportamenti in direzione di modelli di interazione sempre più dinamici e flessibili, che possono arrivare fino a forme di "crowdsourcing" per la risoluzione di problemi e la generazione di nuovi business. 
D'altra parte, attraverso le nuove reti è possibile creare nuovi prodotti e servizi, che rappresentano per le aziende un importante fattore di differenziazione e diversificazione della propria attività. La disponibilità di infrastrutture di comunicazione evolute, insieme alle infinite potenzialità del web, consente un ampliamento del mercato di riferimento (non solo territoriale), creando nuove opportunità di sviluppo.
Il dibattito attorno alla banda larga viene però spesso ricondotto semplicisticamente alla velocità di download, mentre le imprese hanno esigenze più complesse in termini prestazioni garantite, di scambio delle informazioni, di latenza e, in sintesi, di qualità complessiva del servizio.
Lo stesso paradigma dei servizi cloud, che rappresenta una forte discontinuità tecnologica e un'opportunità unica per ridurre le barriere all'ingresso nell'utilizzo delle tecnologie ICT anche da parte delle imprese minori, necessiterà di livelli prestazionali sempre più elevati e non riconducibili al semplice aspetto della "velocità".
Questo processo di innovazione deve però assolutamente essere avviato utilizzando le reti attuali, accompagnando poi progressivamente la crescita del fabbisogno delle imprese, a cominciare dalle aree a maggiore densità e che possono agevolare la remunerazione della successiva evoluzione infrastrutturale.
Un altro falso mito da sfatare è quello dell'assenza di domanda e della scarsa reattività da parte delle imprese italiane, spesso troppo piccole per affrontare innovazioni complesse e/o costose.
Secondo i dati derivanti da una recente analisi condotta da Between in alcuni distretti industriali italiani, cresce l'aspettativa nei confronti di collegamenti sempre più performanti, finalizzati non più al semplice aumento della velocità di navigazione in rete, ma come modalità per fare rete e accedere a servizi remoto in grado di migliorare l'efficacia e efficienze dei diversi processi aziendali. (..) Nelle discussioni sulle priorità dell'Agenda Digitale Italiana occorre ribadire con forza le esigenze delle imprese e la necessità di estendere l'accesso a banda ultra larga in aree di particolare interesse economico, anche attraverso specifiche partnership pubblico private che possono coinvolgere gli stakeholder locali, come del resto è stato fatto in passato per numerose opere infrastrutturali. (..)
FONTE: Vito de Ceglia - www.techeconomy.it

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