giovedì 17 novembre 2011

ANALOGICO E DIGITALE

Spiega la differenza tra segnale analogico e segnale digitale.

13 commenti:

Giovanni ha detto...

Con segnale digitale intendiamo un segnale approssimato ad un valore ben definito (1 o 0).
Questo in quanto ragioniamo su elaboratori binari se prendessimo in analisi un sistema esadecimale si tratterebbe di approssimazioni a: 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,A,B,C,D,E,F
Si tratta di approssimazione non solo quando si digitalizza una sorgente analogica esterna come uno strumento musicale (analogico) registrato in formato mp3 (digitale) ma anche all'interno dello stesso pc si hanno segnali analogici. L'1 o lo 0, in fatti non coincidono mai al passaggio o all'assenza di passaggio di corrente, ad esempio, il bit 1: Sarà più probabile rappresentato dal passaggio di corrente per 0,875 (segnale analogico e in quanto tale continuo -i decimali saranno infiniti-) approssimato dall'elaboratore a 1(segnale digitale).

Ecco spiegato il motivo per il quale ancora oggi i più grandi amanti della musica si affidano a giradischi che, in quanto analogici, permettono di mantenere quelle sfumature che, anche se in minima parte e per lo più inudibili, vengono perse con il segnale digitale.


Matricola: 4000742

AL - Blog admin ha detto...

RISPOSTA NON PERTINENTE. NON VALUTATA.
NE APPROFITTO PER CHIARIRE UN CONCETTO:
il corso di Informatica Generale e' un corso di "alfabetizzazione", nel quale si introducono concetti informatici "semplificati" ma condivisi nel mondo dell'informatica aziendale, utili per affrontare i temi trattati da altri docenti nei corsi presenti nel piano di studi.
Non sono trattati e non sono pertinenti concetti che appartengono a percorsi di formazione decisamente piu' di matrice scientifica. Personalmente li ho studiati nell'ambito dei miei studi in Scienze dell'informazione (Informatica) ma affiancati a competenze di fisica, matematica e logica. Non e' il caso del corso di Informatica Generale inserito nella Facolta' di Economia,
Pregherei, pertanto, di non "uscire fuori tema" con risposte che fanno un inutile sfoggio di conoscenza ma che, sopratutto, non supportano il lavoro mio e degli altri compagni di corso, sia in aula che in questo blog. Altri commenti/risposte di questo tipo d'ora in avanti verranno eliminati.

Giovanni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Giovanni ha detto...

Per segnale analogico si intende una variazione continua di valori di grandezza fisica e quindi che possono avere infiniti valori in infiniti momenti.

Per segnale digitale si intende una successione in momenti determinati rappresentabile per mezzo di sequenze di 1 e 0.


I sistemi analogici si misurano in Hz e multipli (es: CPU in GHZ)

I sistemi digitali si misurano in bit/s (es: il download di un file si misura in KBPS o MBPS)

L'operazione di conversione da analogico a digitale, che comporta sempre una perdita di informazioni, è detta digitalizzazione.

Il tasso di perdita di dati è determinato dalla profondità di bit che è riferita a ogni campione. Il numero di volte che il suono è campionato si indica con la frequenza di campionamento.

Dalla profondità di bit quindi deriva una registrazione migliore o peggiore.


Chiaramente ad una maggiore profondità di campionamento, indipendentemente che si tratti di musica, immagini o video corrisponde un maggiore spazio occupato e quindi nasce la necessità di comprimere questi file: nascono così i formati compressi (es: mp3, jpg, mkv)

AL - Blog admin ha detto...

Ci siamo! Bravo Giovanni. Ha trovato il giusto equilibrio.
Risposta corretta e completa, per i nostri obiettivi:)

Anonimo ha detto...

I segnali digitali corrispondono ad una successione finita di bit rappresentati da due stati (0 e 1) e hanno come unità di misura il bit/s (e i relativi multipli). Gli stati 0 e 1 prendono appunto il nome i bit, ovvero la più piccola unità di informazione in grado di essere elaborata dal computer.
Il segnali analogici invece sono rappresentati da variazioni continue di valori, e hanno come unità di misura gli Hertz (Hz e i relativi multipli).
E' inoltre possibile passare da segnali ti tipo digitale a segnali di tipo analogico, mediante processi di "modulazione" e "demodulazione", svolti dal modem.
Il fenomeno che porta al passaggio da analogico a digitale prende il nome di digitalizzazione. Durante questo processo una parte delle informazioni viene persa.

MATRICOLA 4001087

AL - Blog admin ha detto...

MATRICOLA 4001087: molto bene, risposta completa e chiara esposizione.
L'ultima frase lascia un concetto in sospeso e le alternative sono due: eliminare la frase o completarla per dare un senso all'affermazione.
E allora si potrebbe accennare alle tecniche lossy e lossless di cui abbiamo parlato in aula...

Anonimo ha detto...

Il segnale si definisce analogico quando è rappresentato da continui ovvero infiniti valori utili; l'unità di misura è l'hertz e per comodità può essere rappresentato con un'onda. Tale segnale si contrappone a quello digitale, ovvero una continua rappresentazione di valori determinati, generalmente identificati con 0 e 1 (l'equivalente di on-off, rappresentabile con un'onda quadra) e pertanto è definito sistema binario ( alla base della tabella ASCII), la cui più piccola unità di misura è il bit. un segnale analogico può essere convertito in un segnale digitale tramite un processo chiamato "digitalizzazione".
matricola 4002030

Anonimo ha detto...

Il segnale analogico può essere rappresentato in un grafico come un'onda e corrisponde a valori continui. La sua unità di misura sono gli hertz/s.
Il segnale digitale invece corrisponde a un insieme di valori discreti, quindi di sequenze di 1 e 0, la cui unità di misura sono i bit/s.
È possibile trasformare una realtà analogica in digitale attraverso modulazione e demodulazione con il formalismo del sistema binario; tale processo prende il nome di digitalizzazione. In questa trasformazione è necessario creare un equilibrio tra qualità e dimensione creando quindi un buon trade-off e sorge inoltre un problema nella conversione da analogico a digitale, infatti attraverso la conversione dei file si può perdere parte del contenuto, non percepibile però dall'uomo (compressione lossy), per esempio nei formati mp3,mpeg ma lo si può anche preservare con una compressione lossless.
matricola 4000976

AL - Blog admin ha detto...

matricola 4002030: risposta completa ed esauriente. Sempre per un discorso di continuo perfezionamento dell'esposizione e per finalizzare l'impegno profuso, aggiungo due piccole osservazioni:
1)i valori 0 e 1 si dicono "discreti" (anziche' "determinati")
2)corretto il riferimento alla tabella ASCII ma varrebbe la pena inserirlo in una frase successiva, evitando di appesantire troppo l'esposizione dei concetti. Tuttavia, non bisogna dimenticare di precisare bene anche i riferimenti citati (essendo una prova d'esame, si valorizzano cosi' le competenze correlate e pertinenti alla risposta.)

AL - Blog admin ha detto...

matricola 4000976: Bene. Completa ed esauriente. Riassume gli sforzi di tutti coloro che si sono impegnati su questa domanda.

Anonimo ha detto...

I segnali analogici sono i segnali della realtà fisica. I valori che li rappresentano sono continui e possono essere rappresentati da un’onda. La loro unità di misura è l’hertz.
I segnali digitali prevedono l’esistenza di due possibili stati: 0 (assenza di corrente elettrica) e 1 (presenza di corrente elettrice), perché devono essere facilmente comprensibili dalle macchine. L’unità di misura è il bit/s.
Il passaggio dall’analogico al digitale è chiamato convergenza digitale.

matricola 4000233

AL - Blog admin ha detto...

matricola 4000233: concetti corretti. Risposta sintetica.
Nella prova d'esame dovete cercare di arricchire le risposte con i concetti correlati alle singole domande, senza andare fuori contesto ma mettendo in luce tutto cio' che sapete sull'argomento,
In prima battuta, tuttavia, bisogna esaurire l'esposizione dei concetti fondamentali, come ha fatto lei.
Utlizzate questa piattaforma per condividere l"intelligenza collettiva".