Svolta Amazon
"Aprira' a Seattle un negozio vero"
La notizia in Rete, l'azienda tace.
NEW YORK - La guerra è ormai sempre più ad armi pari. Amazon, il gigante online di Jeff Bezos (nella foto) , terrore delle catene di librerie americane, avrebbe deciso di inaugurare il suo primo negozio reale. «Fonti di Amazon ci hanno confermato che la compagnia si prepara ad aprire un punto vendita al dettaglio nel centro di Seattle», scrive GoodeReader.com, autorevole sito specializzato in tecnologia e Internet, secondo cui il progetto «è un test per sondare il mercato e capire se una vera e propria catena di store può essere economicamente redditizia». Pochi giorni dopo l'annuncio congiunto delle due grandi catene librarie Barnes & Noble e Books A Million («non venderemo più libri pubblicati da Amazon»), la regina incontrastata della vendita online ha deciso di passare al contrattacco.
«Almeno all'inizio i nostri negozi assomiglieranno a boutique più che a supermercati», ha precisato a GoodeReader.com la fonte di Amazon - ma l'azienda non ha ufficialmente confermato -, puntualizzando che «accanto al tablet Kindle e ai relativi accessori, sugli scaffali del negozio di Seattle saranno in vendita anche i libri cartacei della nuova collana Amazon Exclusives». «Solo prodotti di alta qualità e alto prezzo», puntualizza la fonte. Il negozio potrebbe essere inaugurato già il prossimo autunno, in coincidenza con l'uscita del Fire 2 e il lancio ufficiale di Amazon Exclusives. Una mossa che intende mettere a tacere le critiche dell'amministratore delegato di Barnes & Noble William Lynch, che nel presentare il Nook tablet, lo scorso novembre, aveva sottolineato la superiorità delle librerie fisiche su quelle virtuali. «La maggior parte della gente ama sapere che, in caso di problemi, può portare il proprio tablet in un negozio fisico che fornisce assistenza», aveva detto Lynch. In America, dove ormai viene considerata come la vera rivale di Apple, Amazon ha diversi motivi per voler gareggiare con le librerie tradizionali. Secondo le ultime stime di Bloomberg, i suoi profitti trimestrali resi noti lo scorso 31 gennaio, sono stati «inferiori al previsto» e comunque «del 58% al di sotto del precedente trimestre». Il motivo: l'eccessivo costo di produzione del Kindle Fire che, a detta degli analisti, è venduto «in perdita». Non è da escludere che il prezzo oggi giudicato «troppo basso» del tablet, nelle boutique Amazon possa anche salire.
Fonte: Alessandra Farkas - Corriere della Sera - 9 febbraio 2012
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