giovedì 12 dicembre 2013

CLOUD PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il futuro del cloud computing passa da un nuovo equilibrio tra accentramento delle competenze e impegno sui territori. Così il cloud potrà assolvere il proprio compito di acceleratore dell'Agenda digitale, cambiando il tessuto sociale e industriale italiano. Sta prendendo questa forma l'impegno dei principali attori del settore: istituzioni deputate all'Agenda e fornitori di servizi. Per esempio lo si vede nel piano che hanno in mente adesso l'Agenzia per l'Italia digitale e Francesco Caio (commissario alla Presidenza del Consiglio per l'Agenda). «Le Regioni diventeranno le responsabili dell'Ict pubblico e quindi si faranno portatrici di accentramento di servizi e infrastrutture per la Pa», dice Agostino Ragosa, direttore dell'Agenzia. Nasceranno così i primi datacenter nazionali per l'Ict nella pubblica amministrazione, a cura delle Regioni. Saranno circa due (o poco più) per regione, quindi 40-50, contro i 4-5mila Ced (Centri elaborazione dati) ora sparsi tra Pa locali e centrali. La razionalizzazione dei Ced vale risparmi per 5,6 miliardi di euro in cinque anni, per l'Italia, secondo una stima degli Osservatori Ict del Politecnico di Milano. 
È logico che l'accentramento delle infrastrutture si sposi con quello dei servizi. La chiave fondante del cambio di paradigma è proprio il cloud. Continua a leggere su http://24o.it/VhCqV
Leggi l'articolo e rispondi brevemente:
Come il cloud può aiutare la Pubblica Amministrazione? 
Quale ritieni sia il principale ostacolo ad una "Italia unita" dal punto di vista ICT?
Fonte: Alessandro Longo - Il Sole 24 Ore 
Immagine http://www.corrierecomunicazioni.it

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'utilizzo del CLOUD nella Pubblica Amministrazione può essere utile a quest'ultima su più fronti: esso permetterebbe innanzitutto di risparmiare diversi miliardi di euro già nel breve periodo, ma non solo! Sarebbe molto utile in quanto le informazioni risulterebbero molto più accessibili sia dalle stesse PA che dai singoli cittadini e i dati rimarrebbero comunque conservati in nuovi datacenter che rispondono ad alti requisiti di sicurezza ed affidabilità.
Un forte ostacolo al cloud system è rappresentato dal cambiamento che, perchè esso funzioni in tutti i suoi tasselli, è necessario attuare in Italia. Si tratta di interventi di sistema, di una spinta alla crescita della domanda digitale attraverso la divulgazione e nuove infrastrutture capillari collegate a banda larga ai datacenter. Il cammino è ancora lungo, soprattutto alla luce delle diverse normative che contraddistinguono le singole regioni italiane sul tema del digitale.

Matricola 4200339

Anonimo ha detto...

Ho dei problemi ad aprire il link di collegamento ma ho letto diversi articoli sul tema quindi lascio comunque un breve commento. Sicuramente è una proposta interessante, sebbene difficile da applicare proprio per la necessità di cambiamenti strutturali come evidenziato nel precendente commento. D'altra parte, tuttavia, occorre riflettere sul fatto che affidarsi a Google cloud significherebbe esporre informazioni importanti e private. Visti gli ultimi scandali e l'ingerenza dell'NSA, a mio parere non è una decisione da prendere a cuor leggero.

(n.matricola 4202122)

AL - Blog admin ha detto...

Ottimi contributi. Centrati e interessanti.
Certamente il tema della sicurezza rappresenta uno degli aspetti 'critici' delle architetture in cloud.

Unknown ha detto...

very informative blog and useful article thank you for sharing with us Informatica Online Training