Spiega il concetto di cardinalita’ di una relazione. Come si semplifica una relazione di cardinalita’ molti a molti? Definire e spiegare il significato di entita’, attributo, attributo identificativo e occorrenze. Credits http://www.integraeu.com
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Anonimo
ha detto...
Per concetto di cardinalità di una relazione, in riferimento al processo concettuale di un database, si intende il numero massimo e minimo di occorrenze coinvolte nella relazione per ciascuna entità. Esistono tre tipologie di cardinalità: uno a uno, uno a molti e molti a molti. Per la tipologia molti a molti un'occorrenza della prima entità può essere legata a molte occorrenze della seconda entità e viceversa una della seconda può essere legata a molte occorrenze della prima,come ad esempio se un passeggero(n) prenota un volo(m). Questa tipologia presenta pero' un' anomalia: la relazione "prenota" ha degli attrubuti(data, pagamento, prezzo) che non possono competerle ed e' per questo necessario introdurre una nuova entità chiamata entità associativa ("prenotazione") con i suoi vari attributi. Le entità sono classi di soggetti che hanno proprietà comuni nel contesto da rappresentare, identificabili in modo autonomo e univoco(studente o professore). Gli attributi sono le caratteristiche delle singole entità(numero di matricola, nome, cognome, indirizzo, numero di telefono). Le occorrenze sono i valori che assumono gli attributi(4015678, Mario, Bianchi, Via Colombo) L'attributo identificatore è il codice che identifica l'identità di ciascun oggetto(numero di matricola).
Matricola 4005444 Facolta' di economia dei beni culturali e dello spettacolo
le relazioni sono i legami tra le diverse entità, ovvero le classi di soggetti che hanno proprietà comuni nel contesto da realizzare. le cardinalità di una relazione sono il numero massimo di occorrenze che sono coinvolte nella relazione per ciascuna entita. per occorrenze di intendono i valori che assumono gli attributi, cioè gli elementi che descrivono l'entità. l'attributo più importante è l'attributo identificatore, che identifica in modo univoco le occorrenze di un'entità. esistono tre tipi di cardinalità di relazioni: 1:1, 1:m, n:m. la relazione n:m ha la necessità di essere semplificata, quindi viene "spezzata" da una nuova entità, l'entità associativa. questa nuova entità legherà due o più relazioni uno: molti .
Commento alla risposta della matricola 4005444: risposta ben strutturata e completa. Ottimo utilizzo della terminologia. Solo due osservazioni: 1) non si parla di "processo concettuale di un database" ma di "progettazione concettuale di un database" 2) la definizione dell'attributo identificatore non e' corretta.
Commento alla risposta della matricola 4108228: risposta corretta e con utilizzo pertinente del linguaggio specifico. Solo due osservazioni: 1) anziche' "contesto da realizzare" e' meglio dire "dominio da analizzare" 2) cardinalita' e' singolare (non utilizzi l'espressione "le cardinalita'")
Dopo aver determinato l'insieme delle relazioni occorre stabilirne la CARDINALITA'. Per CARDINALITA' di una relazione si intende il numero massimo di occorrenze coinvolte in una relazione, per ogni entità. Esistono tre diverse tipologie di cardinalità tra cui quella molti-a-molti, ovvero quella in cui a più occorrenze corrispondono altrettante occorrenze (Per esmpio: più passeggeri prenotano più voli diversi). Con questa tipologia di cardinalità,si evidenzia un'anomalia, data dal fatto che la relazione presenta degli attributi; ma, poichè le relazioni non possono avere degli attributi, si deve risolvre questa situazione "anomala", aggiungendo nella relazione una nuova entità, detta entità associativa, in modo tale da "spezzare" la relazione e crearne due del tipo 1:n, cioè relazioni del tipo uno-a-molti. Per ENTITA' si intendono classi di oggetti che hanno proprietà comuni all'interno del contesto da rappresentare. Per ATTRIBUTI si intendono gli elementi che descrivono le proprietà di un'entità. Ogni entità deve avere un ATTRIBUTO IDENTIFICATORE, cioè un'attributo/insieme di attributi che identifica in modo univoco le OCCORRENZE di un'entità, cioè gli elementi che descrivono l'entità. Prof A. Longo Matricola 4103862
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Per concetto di cardinalità di una relazione, in riferimento al processo concettuale di un database, si intende il numero massimo e minimo di occorrenze coinvolte nella relazione per ciascuna entità. Esistono tre tipologie di cardinalità: uno a uno, uno a molti e molti a molti. Per la tipologia molti a molti un'occorrenza della prima entità può essere legata a molte occorrenze della seconda entità e viceversa una della seconda può essere legata a molte occorrenze della prima,come ad esempio se un passeggero(n) prenota un volo(m).
Questa tipologia presenta pero' un' anomalia: la relazione "prenota" ha degli attrubuti(data, pagamento, prezzo) che non possono competerle ed e' per questo necessario introdurre una nuova entità chiamata entità associativa ("prenotazione") con i suoi vari attributi.
Le entità sono classi di soggetti che hanno proprietà comuni nel contesto da rappresentare, identificabili in modo autonomo e univoco(studente o professore).
Gli attributi sono le caratteristiche delle singole entità(numero di matricola, nome, cognome, indirizzo, numero di telefono).
Le occorrenze sono i valori che assumono gli attributi(4015678, Mario, Bianchi, Via Colombo)
L'attributo identificatore è il codice che identifica l'identità di ciascun oggetto(numero di matricola).
Matricola 4005444
Facolta' di economia dei beni culturali e dello spettacolo
le relazioni sono i legami tra le diverse entità, ovvero le classi di soggetti che hanno proprietà comuni nel contesto da realizzare. le cardinalità di una relazione sono il numero massimo di occorrenze che sono coinvolte nella relazione per ciascuna entita. per occorrenze di intendono i valori che assumono gli attributi, cioè gli elementi che descrivono l'entità. l'attributo più importante è l'attributo identificatore, che identifica in modo univoco le occorrenze di un'entità.
esistono tre tipi di cardinalità di relazioni: 1:1, 1:m, n:m. la relazione n:m ha la necessità di essere semplificata, quindi viene "spezzata" da una nuova entità, l'entità associativa. questa nuova entità legherà due o più relazioni uno: molti .
LONGO 4108228
Commento alla risposta della matricola 4005444: risposta ben strutturata e completa. Ottimo utilizzo della terminologia. Solo due osservazioni:
1) non si parla di "processo concettuale di un database" ma di "progettazione concettuale di un database"
2) la definizione dell'attributo identificatore non e' corretta.
Commento alla risposta della matricola 4108228:
risposta corretta e con utilizzo pertinente del linguaggio specifico.
Solo due osservazioni:
1) anziche' "contesto da realizzare" e' meglio dire "dominio da analizzare"
2) cardinalita' e' singolare (non utilizzi l'espressione "le cardinalita'")
Dopo aver determinato l'insieme delle relazioni occorre stabilirne la CARDINALITA'.
Per CARDINALITA' di una relazione si intende il numero massimo di occorrenze coinvolte in una relazione, per ogni entità.
Esistono tre diverse tipologie di cardinalità tra cui quella molti-a-molti, ovvero quella in cui a più occorrenze corrispondono altrettante occorrenze (Per esmpio: più passeggeri prenotano più voli diversi). Con questa tipologia di cardinalità,si evidenzia un'anomalia, data dal fatto che la relazione presenta degli attributi; ma, poichè le relazioni non possono avere degli attributi, si deve risolvre questa situazione "anomala", aggiungendo nella relazione una nuova entità, detta entità associativa, in modo tale da "spezzare" la relazione e crearne due del tipo 1:n, cioè relazioni del tipo uno-a-molti.
Per ENTITA' si intendono classi di oggetti che hanno proprietà comuni all'interno del contesto da rappresentare.
Per ATTRIBUTI si intendono gli elementi che descrivono le proprietà di un'entità. Ogni entità deve avere un ATTRIBUTO IDENTIFICATORE, cioè un'attributo/insieme di attributi che identifica in modo univoco le OCCORRENZE di un'entità, cioè gli elementi che descrivono l'entità.
Prof A. Longo
Matricola 4103862
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