sabato 8 dicembre 2012

CLICCA "RISPONDI A TUTTI" ED E' SPAM!


Un unico clic per uno studente, un interminabile tormento per i suoi compagni d'università: Max Wiseltier studia economia e informatica a New York e qualche giorno fa ha inviato una mail a 40mila studenti. Per errore. Già perchè il destinatario, in realtà, doveva essere la mamma. Il seguito? Una raffica di risposte e il titolo di «mammone più famoso di internet».
RISPONDI A TUTTI - Una vicenda da un lato imbarazzante, dall’altro comica. Ha già un nome: «Replyallcalypse 2012», cioè «rispondi-a-tutti-apocalisse».
Quanto può essere snervante una mail che s’infila in un circuito senza fine, lo hanno capito bene gli studenti di New York: il diciannovenne Max Wiseltier, infatti, voleva spedirne una solo alla madre, ma per sbaglio l'ha inviata a 39.979 compagni dell’università. Questi non solo l’hanno aperta e letta, in tanti hanno risposto - ovviamente a tutti. Il risultato?Come riferisce il giornale universitario NYU Local, migliaia di email hanno sommerso in poche ore le caselle di posta della New York University.
Il messaggio che Wiseltier voleva inviare alla madre conteneva solo una domanda: «Vuoi che lo faccia?». L’ufficio delle finanze dell’ateneo aveva appena informato gli studenti che le tasse universitarie potevano essere pagate d'ora in poi anche online. Tuttavia, al momento dell’invio il giovane è incappato in un errore fatale: «Il mio computer ha un po’ di anni e quando ho voluto cliccare sul tasto ”invia” si è bloccato tutto. Col mouse sono andato qua e là sulla barra del menu e probabilmente il cursore è finto sul tasto sbagliato», spiega Max a ABCNews.com. Il fattaccio è capitato lunedì sera. Il ragazzo, al secondo anno di economia alla Stern School of Business e - ironia della sorte - iscritto anche al corso d’informatica, si è subito reso conto dell’errore. Ciò nonostante, la frittata era fatta. La mail di Wiseltier aveva appena innescato una reazione a catena interminabile. Sul portale BuzzFeed sono apparse alcune mail che gli studenti si sono divertiti a spedire: «C’è qualcuno che mi può prestare una penna?»; «Chi vuol essere mio amico?». Taluno ha allegato un’immagine di Nicolas Cage, altri quelle di gatti o improbabili fotomontaggi. C'è chi chiede: «Preferisci combattere contro 100 cavalli grandi come un’anatra o un anatra grande come un cavallo?». Dopo un po’ di ore sono arrivate le risposte piccate: «Ragazzi, io sto cercando di studiare. Basta!» Dopo 24 ore l'università è stata costretta a bloccare lo switch. L’errore, però, non lo ha commesso solamente il povero Wiseltier. A livello tecnico, gli studenti non dovevano neppure essere in grado di rispondere alla posta inviata dal reparto finanziario. Un dipendente universitario avrebbe infatti usato il programma di posta elettronica sbagliato; si è poi scusato. Il diretto interessato non si scompone: «Su Facebook mi sono arrivate tante di quelle richieste d'amicizia che ora mi sento quasi un vip». Sottolinea Wiseltier: «Un fatto positivo c’è: i messaggi di posta hanno riacceso un senso di comunità dentro l'università».

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