Non si compra uno smartphone o una tv nuova tutti i giorni, ma carta igienica e cibo per cani sì, anzi sono prodotti di cui si fa tradizionalmente scorta. Amazon USA è in costante caccia di clienti specie della fascia di età media (33-50 anni) e che normalmente non comprano questo tipo di prodotti online: sta quindi operando promozioni particolarmente aggressive sui tradizionali prodotti di consumo, da quelli per la casa all’igiene personale.
E Walmart, che con le promozioni in passato ha fatto la sua fortuna, lo insegue, in un gioco al massacro assai rischioso, secondo gli analisti. Insieme agli incrementi di fatturato a due cifre (+20 per tutti i primi tre quadrimestri del 2014) infatti la Dot Com di Seattle registra perdite consistenti ogni anno, come ben sanno i suoi azionisti che hanno anche visto il prezzo delle azioni calare. La strategia di Amazon di “non concentrarsi sui margini ma massimizzare il flusso di cassa”, come ha detto il chief financial officer Tom Szkutak alla presentazione dei risultati del Q3, ovviamente non è per tutti.
Ma il vulcanico (e non poco visionario) Jeff Bezos, Ceo Amazon, non si ferma qui, e ha già pensato alla fascia di clienti più anziani (i consumatori di mezza età di oggi) che nel futuro crescerà con l’invecchiamento generale della popolazione. Molti di loro non saranno in grado di spostarsi agilmente e di guidare fino allo shopping mall più vicino e per loro è già nato Amazon Fresh, la spesa, fresco incluso, consegnata a casa in giornata, che si aggiunge ad Amazon Pantry, beni di largo consumo “da dispensa” a basso prezzo, sempre con consegna a domicilio.
giovedì 18 dicembre 2014
AMAZON FRESH
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mercoledì 17 dicembre 2014
CORTILIA
Marco Porcaro – 43 anni di Desenzano del Garda – aveva un hobby anche abbastanza diffuso in Italia: andare nelle cascine fuori porta per acquistare direttamente dai produttori ortaggi frutta e salami. E un giorno ha pensato: come posso mettere insieme i produttori diretti (in Italia sono 270 mila), gli utenti come me e rendere tutto efficiente tramite Internet? Con Antonio Perini prima, nel 2010, ha creato un algoritmo per migliorare la logistica soprattutto di chi ha piccole-medie flotte di camioncini che si chiama Viamente (venduto nel frattempo a un gruppo Usa). Parallelamente, sempre grazie all’algoritmo di cui sopra, ha fondato Cortilia, piattaforma che permette ai produttori fuori Milano di vendere direttamente ai clienti. La start up ha superato la fase di rodaggio e adesso pensa in grande, tanto che ieri ha chiuso un round di finanziamento da 1,5 milioni con P101, il venture capital di Andrea Di Camillo, uno dei fondatori di Vitaminic e Banzai. «Stiamo lavorando alla raccolta e puntiamo ai 5 milioni – racconta lo stesso Porcaro – anche perché oltre ad allargarci nelle altre regioni abbiamo riscontrato interesse anche da altri Paesi come la Svizzera». Negli Usa, oltre ad Amazon Fresh, che però è più un concorrente della grande distribuzione di Seattle, c’è Good Eggs.
(Fonte: corriere.it)
Definisci il concetto di modello di business e spiega quali sono le caratteristiche che rendono vincente un sito di commercio elettronico. Quali sono i settori merceologici prevalenti nel mercato online? Quali sono le motivazioni?
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lunedì 8 dicembre 2014
no CAPTCHA reCAPTCHA
Google si prepara a cambiare il suo codice CAPTCHA per aumentare l’affidabilità del sistema di sicurezza e semplificare l’uso da smartphone. Se finora si richiedeva all’utente di identificare e riscrivere un breve testo graficamente distorto per avere accesso ad alcuni siti, in modo da assicurare che l’interazione con la pagina web fosse dovuta a un essere umano e non a un robot, il nuovo metodo chiamato «no CAPTCHA reCAPTCHA» prevede solo la spunta della casella «I’m not a robot». Nel video dimostrativo Google spiega come funziona.
DOMANDA: Definisci il concetto di sicurezza informatica. Spiega quali sono le tre categorie introdotte a lezione per i principali sistemi di autenticazione e fai un esempio per ciascuna.
Perché abbiamo parlato di sistemi Captcha in relazione al tema dell'autenticazione? Perché Google semplifica il sistema Captcha? (informazione estratta da questo breve articolo).
DOMANDA: Definisci il concetto di sicurezza informatica. Spiega quali sono le tre categorie introdotte a lezione per i principali sistemi di autenticazione e fai un esempio per ciascuna.
Perché abbiamo parlato di sistemi Captcha in relazione al tema dell'autenticazione? Perché Google semplifica il sistema Captcha? (informazione estratta da questo breve articolo).
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domenica 7 dicembre 2014
DATA SCIENTIST
Quella del data scientist è stata definita dall'economista Hal Ronald Varian «la professione più sexy del futuro», laddove l'aggettivo assume l'accezione di «interessante».
Cosa fa un data scientist?
Come suggerisce il nome, analizza dati per fornire al management le informazioni utili ad assumere decisioni e disegnare strategie. Per lunghi anni si è parlato dell'importanza dei dati, ora nasce l'esigenza di saperne fare buon uso. Benché si possa credere che la figura del data scientist sia appropriata solo alle grandi aziende, un simile profilo si rivolge a qualsiasi realtà, dalle Pmi alle multinazionali. Di norma viene inquadrato tra i manager, anche dal punto di vista della retribuzione, proprio perché è con gli altri manager che deve dialogare. È una figura professionale nuova e, in qualche modo, ancora da definire. Lo scienziato dei dati non è solo un'analista, non è solo uno stratega del business, non è solo un marketer così come non è solo un information manager.
DOMANDA: Al termine della lettura dell'articolo, sintetizza in tre o quattro punti perché i dati (e le informazioni) sono importanti per le aziende e perché occorre saperli gestire, interpretare e utilizzare efficacemente per il business.
Come suggerisce il nome, analizza dati per fornire al management le informazioni utili ad assumere decisioni e disegnare strategie. Per lunghi anni si è parlato dell'importanza dei dati, ora nasce l'esigenza di saperne fare buon uso. Benché si possa credere che la figura del data scientist sia appropriata solo alle grandi aziende, un simile profilo si rivolge a qualsiasi realtà, dalle Pmi alle multinazionali. Di norma viene inquadrato tra i manager, anche dal punto di vista della retribuzione, proprio perché è con gli altri manager che deve dialogare. È una figura professionale nuova e, in qualche modo, ancora da definire. Lo scienziato dei dati non è solo un'analista, non è solo uno stratega del business, non è solo un marketer così come non è solo un information manager.
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venerdì 28 novembre 2014
SEMINARIO IG A.A. 2014-2015
Digital transformation & social enterprise con Stefano Besana. Auditorium pieno come un uovo. Ritmo, innovazione e professionalità lasciano il segno.
Grazie Stefano!
Università Cattolica - Milano
DOMANDA: esponi tre concetti trattati nel seminario di Stefano Besana che ti hanno particolarmente interessato, in relazione ai temi del corso di Informatica Generale.
DOMANDA: esponi tre concetti trattati nel seminario di Stefano Besana che ti hanno particolarmente interessato, in relazione ai temi del corso di Informatica Generale.
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giovedì 27 novembre 2014
AMAZON RETAIL'S REVOLUTION
DOMANDA: Definisci il concetto di e-commerce e il concetto di modello di business.
Tra quelle trattate in aula, quali sono le innovazioni tecnologiche del modello di business di Amazon che ricordi, punti di forza del suo servizio di shopping online? Spiega le ragioni.
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DOMANDE & RISPOSTE
Gli studenti FREQUENTANTI di INFORMATICA GENERALE, matricole di ECONOMIA, trovano in questo blog lo spazio per fare ESERCIZIO in vista della prova d'esame.
Ogni DOMANDA é presentata in un post, cioè in un'area dedicata che contiene l'enunciato e uno spazio per i "commenti".
Cliccando su "commenti" ogni studente può rispondere pubblicamente alla domanda firmandola solo con la propria MATRICOLA.
Il docente valuterà brevemente le risposte date, dando anche un'indicazione della completezza delle stesse.
Le RISPOSTE devono essere coerenti con i contenuti trattati in aula durante le lezioni.
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mercoledì 26 novembre 2014
INSPIRED SHOPPING
eBay parla chiaro: in occasione del Natale, il 44% degli adulti italiani si ispirerà alle vetrine dei negozi online e un bel 30% della popolazione italiana acquisterà i regali da mobile. Ispirare, suggerire, consigliare: proprio così. Non a caso il colosso americano fondato da Pierre Omidyar trasforma questo segnale in opportunità, lanciando una nuova esperienza d’acquisto, l’inspired shopping, che permetterà a tutti di scegliere il cadeau più azzeccato tra ben 800 milioni di prodotti esposti sul sito di aste online.
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lunedì 24 novembre 2014
PASSATA LA FEBBRE SOCIAL?
(..) In uno studio condotto da Forrester Research, istituto che ha sempre studiato da vicino l’utilizzo virtuoso della rete da parte dei brand, dedicato alle strategie di relazione social che funzionano, l’analista Nate Elliott giunge alla conclusione che la gran parte delle aziende che operano su Facebook e Twitter “non hanno realmente un rapporto social con i clienti, sprecando tempo e denaro”. Secondo la ricerca, i post dei marchi top su Facebook e Twitter raggiungono solo il 2% circa dei loro fan e follower e meno dello 0,1% di questi interagisce davvero nei post.
Ad aggravare questi dati sconfortanti per i responsabili marketing, si aggiunge anche l’annuncio della settimana scorsa della stessa Facebook dove si comunica un’ulteriore modifica all’algoritmo che regola le news del social network e che, verosimilmente, abbasserà ancora di più la probabilità di visione da parte degli utenti dei post gratuiti dei brand.
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domenica 23 novembre 2014
IMPRONTE DIGITALI
I circuiti internazionali hanno deciso di collaborare per porre fine all’odiato uso delle password. MasterCard ha svelato la sua strategia che, grazie ad una collaborazione con Visa, ha consentito di elaborare un nuovo standard di sicurezza che renderà la vita più semplice a coloro che vorranno effettuare acquisti online.
Attualmente per l’identificazione dell’utente al momento del pagamento sono attivi I servizi MasterCard SecureCode e Verified by Visa che utilizzano il protocollo 3D Secure introdotto da Visa per arginare le frodi nelle transazioni online.
Attualmente per l’identificazione dell’utente al momento del pagamento sono attivi I servizi MasterCard SecureCode e Verified by Visa che utilizzano il protocollo 3D Secure introdotto da Visa per arginare le frodi nelle transazioni online.
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giovedì 6 novembre 2014
WireLurker, virus per IPhone
Il malware rompe lo schema dell’inattaccabilità dei dispositivi mobili di Apple rispetto a quelli Android. Si installa sul telefono quando viene collegato a un Mac tramite Usb
Alla fine il virus degli iPhone è arrivato. Si chiama WireLurker, viene dalla Cina, ed è il primo malware credibile: infetta il telefono quando viene attaccato al Mac tramite Usb e una volta dentro ruba tutto ciò che trova. I dati relativi alle telefonate, i contatti in rubrica, informazioni sensibili: tutto cade nella sua rete. Per la Mela già solo la notizia è un duro colpo: l’assenza di virus è da sempre il suo cavallo di battaglia contro Android e viene puntualmente sbandierata a ogni keynote. Anche se la diffusione di WireLurker è limitata alla Cina, il contagio avviene solo tramite app scaricate da uno store non ufficiale, Maiyadi, e la Mela ha comunicato di averlo già neutralizzato, WireLurker apre comunque un nuovo scenario nel mobile. L’iPhone non è più inattaccabile come si pensava.
Alla fine il virus degli iPhone è arrivato. Si chiama WireLurker, viene dalla Cina, ed è il primo malware credibile: infetta il telefono quando viene attaccato al Mac tramite Usb e una volta dentro ruba tutto ciò che trova. I dati relativi alle telefonate, i contatti in rubrica, informazioni sensibili: tutto cade nella sua rete. Per la Mela già solo la notizia è un duro colpo: l’assenza di virus è da sempre il suo cavallo di battaglia contro Android e viene puntualmente sbandierata a ogni keynote. Anche se la diffusione di WireLurker è limitata alla Cina, il contagio avviene solo tramite app scaricate da uno store non ufficiale, Maiyadi, e la Mela ha comunicato di averlo già neutralizzato, WireLurker apre comunque un nuovo scenario nel mobile. L’iPhone non è più inattaccabile come si pensava.
sabato 25 ottobre 2014
APP NATIVE E WEB APP
Il mondo Mobile è un mondo in continua evoluzione, sia per l'esponenziale diffusione degli SmartPhone e dei Tablet, sia perchè questo nuovo modo di comunicare ha reso necessario l'introduzione di un nuovo tipo di Marketing: il Mobile Marketing.
Per raggiungere i propri clienti (in essere o potenziali che siano) ora uno degli strumenti più efficaci e diretti sono le APP.
Cerchiamo di capire le differenze sostanziali tra le due tipologie principali: APP Nativa e Web App.
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venerdì 24 ottobre 2014
SOCIAL TV E SECOND SCREEN
Il 62% dei consumatori utilizza i social media mentre guarda la TV facendo registrare un incremento del 18% rispetto allo scorso anno. Il 67 per cento guarda la televisione direttamente dal proprio tablet, smartphone o computer portatile e il 60 per cento usufruisce di servizi on-demand su base settimanale, quindi la TV “ovunque e sempre” oggi è una realtà di mercato importante. Questi i risultati emersi dallo studio annuale dell’Ericsson ConsumerLab.
Questi i risultati emersi dallo studio annuale dell’Ericsson ConsumerLab.
I dati sono stati rilevati in Brasile, Cile, Cina, Germania, Italia, Messico, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti. Complessivamente, sono state condotte 14 interviste qualitative e 12.000 interviste quantitative, rappresentative di più di 460 milioni di consumatori.
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sabato 11 ottobre 2014
COPYRIGHT AND COPYLEFT
che cos’è il copyleft?
L'espressione inglese copyleft è un gioco di parole su copyright e individua un modello di gestione dei diritti d'autore
basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di
alcune condizioni essenziali. Il termine copyleft, in un senso non strettamente tecnico-giuridico, può anche indicare generalmente il movimento culturale che si è sviluppato sull'onda di questa nuova prassi in risposta all'irrigidirsi del modello tradizionale di copyright.
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giovedì 2 ottobre 2014
STAMPANTI 3D
Come funziona una stampante 3D: guarda il video
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mercoledì 1 ottobre 2014
A.A. 2014-2015
Inizia un nuovo anno accademico.
Notizie, aggiornamenti e curiosità
a supporto del corso di Informatica Generale.
a supporto del corso di Informatica Generale.
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mercoledì 5 febbraio 2014
GRAZIE
Continuate a seguire il blog e a segnalare eventuali contributi.
"Lavoriamo" insieme anche nel gruppo LINKEDIN chiamato SOCIAL UPSKILLS. Chiedete di farne parte, se non l'avete ancora fatto.
Troverete articoli, ricerche e spunti di riflessione su temi relativi alla formazione e alle professioni in ambito digitale. Potete commentare e suggerire contributi.
In particolare, potrete costruire e migliorare il vostro profilo Linkedin e creare legami con colleghi futuri professionisti, oltre che con i docenti e tutto il network di persone con le quali l'esperienza universitaria vi mette in contatto.
anita longo
SOCIAL UPSKILLS Group on Linkedin
Attraverso lo studio e la conoscenza dei social media, la prima operazione da compiere è imparare ad utilizzarli, consapevoli delle potenzialità e delle necessarie cautele da adottare.
Le piattaforme social continuano ad evolvere ma certamente non si tornerà indietro: è necessario restare informati e saper utilizzare i diversi canali.
Social significa imparare a costruire reti di persone che collaborano attraverso il confronto e la discussione su temi condivisi.
L'interattività è lo strumento per consentire a tutti i partecipanti di insegnare e di imparare.
TAG CLOUD: http://www.larioin.it
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martedì 4 febbraio 2014
WEB REPUTATION, CONSIGLI SU FB E LN
Come presentarsi al meglio allora? Cosa scrivere in modo da non commettere errori che potrebbero rivelarsi "fatali"? Hays (società che si occupa di selezione di middle e top management) ha elaborato un decalogo di regole da seguire per gestire al meglio i profili social su Facebook e LinkedIn, evitando così di commettere passi falsi.
Di seguito, cinque consigli da seguire sul proprio profilo Facebook e Linkedin.
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lunedì 3 febbraio 2014
LAVORARE SUL WEB
INTERVISTA A GIULIO XHAET di Cristina Romagnolo
Oramai non esiste più una separazione tra reale e virtuale: la vita on line è parte integrante di quella cosiddetta reale e ha profondamente cambiato il mondo del lavoro, specialmente nell’ambito della comunicazione e dell’informazione.
In una realtà lavorativa che appare sempre più frastornata e caratterizzata dalla precarietà, l’unica arma capace di fronteggiarla pare essere la cultura, dunque la Formazione.
Ma dove formarsi? E in quale settore? Oggi indubbiamente Internet è una nuova “cultura” e le nuove professioni del web si stanno ritagliando sempre più massicciamente un posto di prim’ordine nel panorama delle opportunità di lavoro, anche in Italia. Il pieno sfruttamento del potenziale della rete potrebbe alimentare anche nel nostro Paese la crescita economica, offrendo un apporto apprezzabile al PIL nazionale anche nell’immediato futuro, permettendogli di raggiungere e superare il 3% già nel 2015.
La rete è un’estensione del mondo fisico, popolata da persone che esprimono e condividono opinioni. È evidente, e non vale solo per i più giovani, che quella tra la vita on e off-line sia da intendere non come una dicotomia, quanto come un continuum. Non esiste più la convenzionale separazione tra “reale e virtuale”: la vita sul web è parte integrante di quella cosiddetta reale.
Questi cambiamenti non interessano solo i giovani, ma persone di ogni età, in ogni luogo del nostro pianeta giocando un ruolo di esperienza globale inarrestabile. La digitalizzazione infatti è passata da un ruolo percepito all’inizio come invasivo, a un ruolo pervasivo che facilita o condiziona la vita di tutti i giorni, nel lavoro, nella vita di relazione e personale.
È evidente a tutti che oggi una buona parte della comunicazione non è più veicolata dai media classici (dai TG ai quotidiani) ma da Facebook, Youtube, Twitter, Linkedin. Tra i social network uno dei migliori è LinkedIn che oltre a essere un ottimo “biglietto da visita” da un punto vista professionale, è un potente strumento per mettere in relazione conoscenze, persone, temi e aziende.
Lo abbiamo chiesto a Giulio Xhaet, founder Professioni del Web (www.professionidelweb.it), coordinatore e docente Sole 24 Ore Business School, autore del libro “Le Nuove Professioni del Web” edito da Hoepli (www.professionidelweb.it) e formatore aziendale sulle Nuove Professioni del Web.
Ma dove formarsi? E in quale settore? Oggi indubbiamente Internet è una nuova “cultura” e le nuove professioni del web si stanno ritagliando sempre più massicciamente un posto di prim’ordine nel panorama delle opportunità di lavoro, anche in Italia. Il pieno sfruttamento del potenziale della rete potrebbe alimentare anche nel nostro Paese la crescita economica, offrendo un apporto apprezzabile al PIL nazionale anche nell’immediato futuro, permettendogli di raggiungere e superare il 3% già nel 2015.
La rete è un’estensione del mondo fisico, popolata da persone che esprimono e condividono opinioni. È evidente, e non vale solo per i più giovani, che quella tra la vita on e off-line sia da intendere non come una dicotomia, quanto come un continuum. Non esiste più la convenzionale separazione tra “reale e virtuale”: la vita sul web è parte integrante di quella cosiddetta reale.
Questi cambiamenti non interessano solo i giovani, ma persone di ogni età, in ogni luogo del nostro pianeta giocando un ruolo di esperienza globale inarrestabile. La digitalizzazione infatti è passata da un ruolo percepito all’inizio come invasivo, a un ruolo pervasivo che facilita o condiziona la vita di tutti i giorni, nel lavoro, nella vita di relazione e personale.
È evidente a tutti che oggi una buona parte della comunicazione non è più veicolata dai media classici (dai TG ai quotidiani) ma da Facebook, Youtube, Twitter, Linkedin. Tra i social network uno dei migliori è LinkedIn che oltre a essere un ottimo “biglietto da visita” da un punto vista professionale, è un potente strumento per mettere in relazione conoscenze, persone, temi e aziende.
Lo abbiamo chiesto a Giulio Xhaet, founder Professioni del Web (www.professionidelweb.it), coordinatore e docente Sole 24 Ore Business School, autore del libro “Le Nuove Professioni del Web” edito da Hoepli (www.professionidelweb.it) e formatore aziendale sulle Nuove Professioni del Web.
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