Su Twitter, il commissario per l'Agenda Digitale Neelie Kroes cinguetta soddisfazione: "Buon luglio! Sarà più economico telefonare, scrivere e navigare con il telefono cellulare mentre si viaggia in Europa". L'introduzione dei limiti tariffari, ha dichiarato, "rende accessibili i servizi di roaming alla generazione smartphone".
Rispetto all'estate scorsa, per rendersi conto dei primi risultati della dieta forzata a cui sono stati sottoposti gli operatori, risparmieremo 6, in uscita, e 3 centesimi, in entrata, con la cornetta appiccicata all'orecchio e digitare i saluti di rito a parenti e amici costerà 2 centesimi in meno. Dal 2009, il peso della voce mobile sul budget delle nostre ferie è più o meno dimezzato. L'intervento più consistente coinvolge il web, che fino al luglio di tre anni fa arrivava a costare 4 euro per megabyte. Fuori dall'Europa, saremo avvisati via messaggio o email che la spesa si sta avvicinando ai 50 euro.
Parlando in soldoni e facendo riferimento al Vecchio Continente, ecco cosa prevedono i listini degli operatori: Vodafone, a partire dal 16 luglio, permette con Smart Passport di godere della propria tariffa anche fuori dai confini nazionali con un contributo quotidiano di tre euro, da addebitarsi sono in caso di effettivo utilizzo. Con Tim, si parla parla e si manda messaggi a 16 centesimi (al minuto/per Sms), Iva inclusa. Wind prevede 20 centesimi al minuto per chiamare e 10 per rispondere e un costo giornaliero di 1 euro. 100 Mb di traffico dati in arancione costano 9 euro a settimana. I clienti TRE parlano a 35,09 centesimi al minuto in uscita e a 9,68 in entrata, scrivono sms a 10,89 centesimi l'uno e spendono 84,7 centesimi per Mb.
FONTE: www.wired.it
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